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02 dicembre 2020

Cotechino intero o affettato in vaschetta?

La qualità non cambia!

Il cotechino è uno dei piatti più tipici della tradizione mantovana.

Storicamente, è una pietanza legata alle festività natalizie, infatti, è usanza mangiarla o durante il pranzo di Natale o in occasione del veglione di Capodanno. Oltre a questi due momenti, per noi mantovani vige il rito annuale di mangiare il panino col cotechino in occasione del Ferragosto all'Anitichissima Fiera delle Grazie. Durante la manifestazione è un classico mettere sotto i denti un ottimo panino col cotechino mentre si ammirano le opere dei Madonnari e si passeggia tra le bancarelle.

Il cotechino deve il suo nome alla cotica, ovvero la cotenna del maiale. Noi lo preperiamo selezionando e macinando pancetta, muscoli di spalla e, appunto, la cotenna del suino. Un impasto ricchissimo che, unito a sale e spezie, garantisce un mix di sapori unici al palato.

Noi del Salumificio Storti ve lo offriamo sia intero che affettato in vaschetta. La differenza?

Il cotechino intero è perfetto per gli amanti della cucina e per chi ancora coltiva la passione dei fornelli. Infatti, prima va avvolto in carta vegetale e dopo averlo forato, va immerso in una pentola con acqua fredda non salata. Dopodichè, bisogna farlo cuocere per 4 ore ad ebollizione lenta.

Il cotechino a fette, invece, è perfetto per chi ama questa pietanza, ma non ha tempo da dedicare alla cucina. Essendo già cotto, non bisogna fare altro che scaldarlo in microonde a 750 watt per 2 minuti a confezione integra. Oppure lo si può cuocere a bagnomaria per 25/30 minuti dopo averlo tolto dalla confezione.

In entrambi i casi è ottimo accompagnato da lenticchie o purè di patate.

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