Cosa c’è di più tradizionale che festeggiare l’ultimo dell’anno – o il Capodanno – con un bel piatto di cotechino e lenticchie? Stando alla tradizione, inoltre, le lenticchie portano soldi e fortuna; mangiarne una bella porzione poco prima della mezzanotte (ma anche il primo dell’anno) è visto come buon augurio. È una tradizione tipica del mantovano e dell’Emilia modenese; un piatto povero ma ricco di proteine e grassi buoni, molto gustoso saporito, in particolare grazie al cotechino Storti.
Ecco quindi la tipica ricetta delle feste, perfetta per celebrare l’arrivo dell’anno nuovo insieme ad amici e parenti, con molto gusto e tanta – si spera – fortuna.
Consigliamo di mettere in ammollo le lenticchie secche in un tegame – o una coppa – la sera prima di cucinarle, in modo da ammorbidirle. Le lasciamo in ammollo per circa 10-12 ore.
Il giorno dopo prepariamo il soffritto tagliando a pezzetti sedano, carota e cipolla e mettendoli in padella con olio extravergine d’oliva. Quando il soffritto è pronto e dorato aggiungiamo le lenticchie e acqua quanto basta. Lasciamo cuocere, girando di tanto in tanto. A fine cottura aggiungiamo un pizzico di sale e pepe.
Nel frattempo scaldiamo il cotechino Storti a bagnomaria per circa 10 minuti. Distribuiamo le lenticchie in alcune ciotoline. Una volta terminata la cottura, aggiungiamo il cotechino a piacere. Al posto delle lenticchie – oppure in aggiunta – possiamo accompagnare il cotechino con del purè di patate.
Per accompagnare il piatto consigliamo il Lambrusco Mantovano tradizionale. Se preferite un vino fermo, invece, un Gutturnio o un Sangiovese della Romagna.
Buon appetito e buone feste!