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Territorio

IL NOSTRO TERRITORIO

La famiglia Storti è da sempre profondamente legata a Mantova e a tutto il suo territorio: da Rivalta sul Mincio, il paese della prima bottega di generi alimentari, a Rodigo, dove ha oggi sede l’azienda, ha da sempre radicato la propria produzione di salumi in un territorio molto legato a questo tipo di prodotto. Dove la materia prima, il maiale, è da sempre conosciuto, allevato e macellato con procedimenti dalla tradizione antichissima.

Mantova è da sempre terra di sapori e profumi, una piccola provincia incredibilmente densa di gustosità enogastronomiche di origine spesso molto antica:

  • la zucca e i tortelli di zucca
  • il risotto alla pilota e il risotto mantecato (o risòt menà)
  • gli agnoli o agnolini
  • il luccio in salsa e in bianco
  • la mostarda
  • la sbrisolona
  • il melone
  • il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano
  • i vini, come merlot, pinot, cabernet sauvignon, lambrusco

e naturalmente i salumi ottenuti dal maiale, allevato in questa zona fin dal tempo degli Etruschi. Le condizioni pedoclimatiche (soprattutto temperatura e umidità) della pianura Padana nella zona di Mantova, infatti, sono ideali per la stagionatura “naturale” di salumi e insaccati. In particolar modo il salame, la salamella mantovana, il pesto mantovano, ma anche il cotechino, hanno un posto d’onore nella storia, e sulle tavole, della nostra città.

Il maiale e la provincia di Mantova: un rapporto antichissimo

La produzione di salumi e insaccati nel mantovano è così diffusa perché deriva da una tradizione di allevamento del maiale molto antica. Vari ritrovamenti hanno infatti documentato che veniva praticato già dagli antichi Etruschi, che allevavano e mangiavano maiale quasi 2500 anni fa.

Allevamento e produzione di salumi si sono sviluppati e intensificati nel corso dei secoli, rimanendo sempre fedeli al territorio e a metodi tramandati di generazione in generazione. Svariati documenti storici testimoniano la presenza e la tipicità del salame mantovano, ancora oggi prodotto con gesti, rituali e procedimenti antichi, ulteriormente migliorati dalle tecniche moderne.


Parliamo di documenti come ricette "per fare i salami", editti, inventari di spesa, menù di pranzi e cene alla corte dei principi Gonzaga. I signori di Mantova avevano infatti un loro personale masin, o masalin (il norcino); una figura itinerante molto richiesta, “perfecto maestro de tal mestero”, esperto nell’allevamento e nell’uccisione del maiale, oltre che nella preparazione di salumi eccezionali e piatti tipici. Si dice che perfino Isabella d’Este fosse molto ghiotta di salame, in particolare della variante “con la lingua”.

In provincia di Mantova la tradizione norcina è dunque antichissima e, ancora oggi, in molte famiglie e attività gastronomiche persiste la tradizione dell'uccisione invernale del maiale, una tradizione molto importante e sentita, che ha dato il via anche all’esperienza del Salumificio Storti. Nella tradizione mantovana il periodo della maialatura (tra novembre e gennaio), quando si “faceva su” il maiale, corrispondeva a una vera e propria festa. La prassi delle famiglie contadine del mantovano diceva che, dalla macellazione di un unico maiale, si sarebbero ricavati esclusivamente salami e cotechini: dovevano quindi avanzare solamente ossa, grassi molli e frattaglie, che venivano consumate poco dopo con ricette della tradizione rurale mantovana (soprattutto in fritüra). Un rito svolto in giornate gelide, alle prime luci del mattino, che coinvolgeva tutta la famiglia e si ripeteva annualmente.

L’allevamento del maiale è così diffuso in questi territori che nelle zone dell’Oltrepo Mantovano si conta una media di circa 5 maiali per abitante.

 

Questo è il territorio in cui il Salumificio Storti affonda le sue radici; una zona ricca di materie prime eccezionali, di altissima qualità, di tradizioni millenarie, di gusti e sapori unici, inimitabili e riconosciuti come tali da tantissime denominazioni e indicazioni geografiche tipiche. Da qui abbiamo ottenuto prodotti unici, realizzati artigianalmente con metodi tipici, che portano in tavola tutto il profumo, il gusto e la passione che la famiglia Storti, da oltre un secolo, è in grado di offrire.

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